In questo numero di “Leggiamo insieme” Roberto Vacca ha intervistato il professor Marco Marzano, docente dell’Universita’ di Bergamo, autore (insieme a Nadia Urbinati) del libro: “La societa’ orizzontale – Liberi senza padri” (edizioni Feltrinelli, 2017).

C’e’ un falso mito nella nostra societa’ che deve essere sfatato. e’ l’idea apocalittica che sia in corso una crisi d’autorita’ che ha portato la democrazia all’eccesso, avvelenandola. La perdita dei valori e di guide paterne sarebbe segno della deriva verso un relativismo radicale che avrebbe trasformato la nostra societa’ in una massa di individui incapaci di responsabilita’ morale e politica, refrattari infine a qualsiasi legame di solidarieta’. Come se la democrazia, per funzionare, avesse bisogno di un principio d’ordine autoritario e di un capo. L’opposto di questo quadro di comandanti, che decidono per tutti rendendo conto a loro discrezione a chi ha bisogno di loro, e’ la società orizzontale, “la società degli eguali” in dignita’. Marco Marzano e Nadia Urbinati rispondono con un modello orizzontale di societa’, in cui non esistono gerarchie di valori e non c’e’ devozione nei confronti di alcun potere autoritario. La societa’ orizzontale e’ molto piu’ che una teoria. Marzano e Urbinati analizzano le sfere strutturali della societa’, quali la religione, la politica e la famiglia, e vi individuano la tendenza a costituirsi secondo un’eguaglianza reale dei diritti e delle opportunita’. Lo sviluppo della societa’ orizzontale e’ gia’ in atto. E al posto di un principio d’ordine gerarchico, il motore della sua costituzione e’ la diversita’, un elemento che non omologa e non divide, ma unisce e pluralizza. Quella illustrata da Marzano e Urbinati e’ una democrazia del riconoscimento e della reciprocita’, e’ un’orizzontalita’ che si manifesta nelle relazioni soggettive, prima e magari contro quelle codificate nei costumi (recensione tratta da feltrinellieditore.it)

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