Amnesty International ha rivelato che funzionari delle ambasciate e altre persone legate al regime di Damasco stanno portando avanti una campagna sistematica di sorveglianza e intimidazioni nei confronti dei cittadini siriani residenti all’estero e che prendono parte alle proteste contro la repressione. Nel rapporto “La lunga mano dei Mukhabaraat” l’organizzazione denuncia i casi di oltre 30 attivisti siriani residenti in otto paesi che hanno riferito di essere stati minacciati e di aver appreso che i loro parenti in Siria sono stati, in alcuni casi, a loro volta intimiditi, arrestati, torturati. Qual è attualmente la situazione in Siria? Quali notizie arrivano dagli attivisti di Amnesty presenti sul posto? I governi dei paesi in cui gli esuli siriani hanno subito questi abusi cosa stanno facendo per salvaguardarli? E gli esuli stessi, hanno la possibilità di organizzare un’opposizione per salvaguardare i propri diritti? Mario Calvagno, redattore di RVS Roma, intervista Riccardo Noury, portavoce della Sezione Italiana di Amnesty International.

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